Gruppo 4 "Los Angeles #2" [Charlie, Claire, Aaron (PNG)]

Sayid, come ultimo atto di una redenzione che non convinceva nessuno dei presenti, diede un passaggio a Charlie, Claire e Aaron, li porto lontano dalla chiesa e li lasciò davanti ad un anonimo e quindi sicuro motel. Lì salutò e poco prima di partire passò a Charlie, attraverso il finestrino, una mazzetta con un sacco di soldi.
Si ritrovarono nel parcheggio, sporchi, sudati e stanchi, come se fossero appena tornati da una gita in montagna particolarmente movimentata, sembravano una famiglia, una di quelle normali. Claire, incerta, teneva in braccio Aaron, Charlie si rivolse a lei:

- Siamo stanchi e provati, prendiamo una camera, qua saremo al sicuro, almeno per un po'.

Claire gli fece cenno di sì con la testa. In quel motel sperduto nessuno li avrebbe trovati, e forse perchè nessuno li sarebbe mai andati a cercare in un posto del genere.
Lei rimase in silenzio,con Aaron in braccio che durante il tragitto in macchina aveva preso sonno, mentre Charlie parlava con un vecchietto del motel per farsi dare una stanza.

Sembravano proprio una famiglia felice che di ritorno da una gita in montagna aveva solo bisogno di riposarsi un pò prima di rimettersi in viaggio verso casa.
Charlie le si avvicinò con le chiavi della stanza in mano dandole un tenero bacio sulle labbra ed insieme salirono in camera.

Il vecchio e rugoso uomo alla hall aveva fatto una smorfia vedendo entrare Charlie e Claire conciati in quel modo, ma il suo sguardo cambiò e i suoi occhi si illuminarono alla vista di quella mazzetta.
-Stanza numero 16, primo piano.
Un bacio spontaneo che veniva dal cuore e poi su per le scale. Arrivò alla porta e mise le chiavi nella serratura. Mentre girava la chiave, pensava a chi potesse esserci dentro, John Locke? Eloise? Ben? invece una volta aperta la porta trovò solo un letto perfettamente fatto e un tavolo con in mezzo un vaso e un fiore giallo. C'era anche un lettino per Aaron.
La prima cosa che fece l'inglese fu quella di lasciarsi cadere sul letto, fino a sdraiarsi, quel materasso era decisamente più comodo del marmo della chiesa. Claire gli sorrise e chiuse la porta. Il suo volto sporco e stanco, provato a causa di tutto quello che aveva dovuto passare, era comunque bellissimo.
Anche Charlie ne aveva passate tante, e adesso voleva godersi appieno questo momento di pace, si sentiva felice, forse lo era davvero.

Nonostante l'apparente squallore di quel motel la stanza era molto carina e pulita. Claire non aveva niente per cui lamentarsi:finalmente era riuscita a ritrovare il suo bambino ed il suo amore, ed inoltre anche il letto più scomodo del mondo sarebbe stato comunque molto meglio di qualsiasi brandina sulla quale aveva dormito nell'isola.

Sistemò Aaron nel suo letto, e dolcemente gli rimboccò le coperte. Poi,sorridendo,si girò verso Charlie che si era già accomodato.

Si avvicinò a lui per poi sdraiarsi al suo fianco. Rimasero un pò lì in silenzio,a godersi la pace del momento. Le parole tra loro non servivano perchè solo guardandosi si dicevano tutto.

[Ognuno ha fatto la sua parte]

CHARLIE:
Era sdraiato di fianco a lei, su di un letto. Charlie realizzò che questa era la prima volta che ciò accadeva. La vita sull'isola prima e dopo la morte aveva concesso loro pochissimi momenti di intimità, senza pensarci troppo, spontanemante, come il bacio sulle scale, si girò verso l'interno del letto per finire sopra Claire, iniziò a baciarla.

CLAIRE:
Era la prima volta che i due riuscivano ad avere una tale intimità,in quel momento tutto era perfetto,tutto era bellissimo. Charlie,sopra di lei,la baciava e le accarezzava il viso e poi dolcemente il collo. I loro erano baci profondi,dolci e passionali insieme.

CHARLIE:
Ogni bacio valeva un giorno di lontananza da lei, un giorno di sofferenza passato. I baci si fecero più intensi. Prima sulla bocca, poi sul collo. Ogni tanto dava un'occhiata al lettino per vedere se Aaron dormiva ancora, Claire se ne accorgeva e rideva. Indossava un vestito nero che Charlie non esitò a sfilare. Tastò tutto il suo corpo, il suo seno, le sue gambe...

CLAIRE:
Sembravano due adolescenti alla loro prima volta. Quegli attimi così pieni di amore,così ricchi di passione. Anche Claire lo spogliò lentamente ed iniziò a baciargli il petto. Erano ormai quasi del tutto nudi.

CHARLIE:
-Sei bellissima..
Le disse mentre la baciava e la toccava, erano ancora sdraiati, palpitanti e vogliosi di lasciarsi andare. La mano di Charlie, sul seno di Claire, percorse il suo ventre, sfiorando l'ombelico e infilandosi delicatamente nei suoi slip. Ma la rockstar proprio non ce la faceva ad andare oltre, almeno non lì, davanti ad Aaron.
-Andiamo in bagno, direi che abbiamo bisogno entrambi di una doccia!

CLAIRE:
Claire annuì. Insieme si alzarono dal letto e andarono in bagno. Claire girò il pomello dell'acqua calda ed una volta che essa arrivò alla temperatura giusta entrò nella doccia facendosi seguire da Charlie. I loro baci continuarono, e continuarono anche a toccarsi. Claire gli sorrise e tra un bacio e l'altro si strinse a lui.

CHARLIE:
Fu la doccia più bella della sua vita. Per un po' Charlie aveva dimenticato ogni problema che aveva dovuto affrontare. Non desiderava altro, dimenticare le preoccupazioni e vivere sereno con Claire.

CLAIRE:
Era stato bellissimo. Bellissimo come era Charlie, bellissima come sarebbe stata la loro vita insieme. Claire si rivestì ed andò a controllare Aaron,che ancora dormiva sereno.