FLASHBACK [MiB]

7x15 [The Plan]
Come un serpente si muove sinuoso tra gli alberi. Piccola giungla senza difesa. Ed infine l’elicottero. Un elicottero dove è presente tutto ciò che gli occorre. Un elicottero dove è presente la sua possibilità di rinascere. Come una tempesta di sabbia nel deserto avanza, dritto verso il suo obbiettivo. E come una tempesta di sabbia avvolge il grande uccello meccanico e avviluppa la piccola ragazza bionda. Se il suo futuro non fosse stato così piccolo l’avrebbe scaraventata nella morte. Trascina Claire ed Aaron all’interno della Cerberus Vent.
Assume i lineamenti dolci della piccola Claire e inizia a correre verso l’elicottero. Tiene la testa bassa per proteggere il suo piccolo, il suo piccolo fantoccio inesistente.
Poi l’elicottero si libra in aria. Pochi secondi e sente il calore dell’esplosione sulla finta pelle di serpente. E come un serpente effettua la muta. Lascia la pelle candida di Claire e si ritrasforma nell’ammasso informe di fumo scendendo assieme al relitto dell’elicottero e ai cadaveri di Rose e Bernard.
Così come era arrivato, se ne va. Un serpente sinuoso tra gli alberi.

Povero ed insulso Boone. Cosa non farebbe un uomo per amore? Tradirebbe tutti. Ingannerebbe anche se stesso. Boone era la sua pedina iniziale. Il nero questa volta muove per primo. Povero ed insulso Boone.
Il tempo perso non sarebbe stato un problema ma era compito di Boone trovare Claire e Aaron e portarli al “sicuro”.
Calò una corda nel crepaccio dove il ragazzo era precipitato e l’aiutò a tirarsi fuori da quell’impiccio, ma solo per finire nel suo gioco mortale.
“Queste sono le istruzioni per giungere ai sotterranei dove si trova Claire”.
Passò a Boone una mappa. Logora come le sue stesse mani. Ma precisa come il suo piano.
“Quando sarai uscito prosegui in questa direzione”.
Mostrò a Boone la strada verso la capanna del suo defunto fratello.
“E se qualcuno, perché qualcuno lo farà, ti chiederà chi ti ha aiutato in questa eroica impresa di salvataggio… di’ che ti ha guidato la mano fraterna di Jacob”.

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Adam: “Buongiorno Amelia”.
Amelia: “Buongiorno a te, Adam”.
Adam: “Scommetto che hai preparato una delle tue fantastiche torte”.
Amelia: “Diciamo che è una cosa del genere”.
Adam: “Una torta a sorpresa per qualcuno..? Non ricordo che sia il compleanno di qualcuno”.
Amelia: “La curiosità ha ucciso il gatto, Adam!”
Adam: “Su non fare la misteriosa…”
Amelia: “È solo un piccolo regalo per qualcuno che mi aiuterà a breve”.

Amelia aprì la porta della casa di Ben ed entrò.
Appoggiò la scatola sopra un tavolo e fece posto sopra una mensola, spostando alcuni oggetti, un po’ a destra e un po’ a sinistra.
Tornò al tavolo. Prese l’oggetto costudito all’interno della scatola e l’appoggiò sopra la mensola.



Buttò la scatola all’interno di un cestino.
Poi svanì, debole colonna di fumo, passando indisturbato sotto lo stipite della porta.

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Desmond: “Linus… ho una proposta da farti”.
Ben: “Cosa ti fa credere di avere delle informazioni utili per me e di dettare le regole del gioco?”
Desmond: “Se non vuoi ammalarti a causa del carico d’infetti che ci sta arrivando con la Devil’s Tail è meglio che mi dai ascolto!”
Ben: “Cosa vuoi in cambio?”
Desmond: “Qualcosa che solo tu puoi concedere. La libertà. Voglio andarmene da quest’Isola. Devo salvare Penelope”.
Ben: “Potrei dirti che credo ancora nel vero amore e che spero che tu riesca a trovare la tua dolce Penny ma non credo che riscuoterei la tua approvazione. Quindi diciamo che se te ne vai ne ottengo un rendiconto personale”.
Desmond “Quale rendiconto?”
Ben: “Signor Hume, non sfidi troppo la sorte”.
Desmond: “Cosa devo fare per andarmene da questo maledetto scoglio?”

Quello che potrebbe sembrare il Piano B invece è sempre stato il Piano principale. E con il signor Hume fuori dall’Isola tutto procederà a gonfie vele.

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Non sempre un sacrificio ci porta nella direzione che vorremmo. Locke ha sbagliato a sacrificare Boone per l’Isola e ha dato il via ad una serie di eventi che ne hanno decretato la morte. Ma ora il sacrificio è inevitabile.

Michael: “Waaaaaaalt”.
Walt: “Papà! Papà! Dove sei?”
Michael: “Waaaaaalt”.
Walt: “Papà… sono qui!”

Cosa non farebbe un uomo per suo figlio? Cosa farebbe un uomo che non vede suo figlio da tantissimo tempo? Lo abbraccerebbe.
Così Michael abbracciò suo figlio Walt. Una stretta paterna. Una stretta forte. Una stretta forse più forte del necessario. Tanto forte da sentire le piccole ossa del bambino rompersi una dopo l’altra.
Un abbraccio forte da far volare padre e figlio in aria all’interno di una bolla nera d’amore e di morte.
Il corpo di Walt ricadde a terra, coperto delle ferite d’amore del padre.

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Basterebbe solo una piccola spinta per sterminare tutti, ma a volte la natura è più lenta di quello che il proprio piano vorrebbe.
Isabella non è stata in grado di sopportare il suo lavoro. Ha fallito. Ha fallito lei, ma lui ha vinto. Ma questa è un’altra storia e qualcun altro dovrà raccontarla.
Quanto sia delicato l’equilibrio su cui si regge la natura lo sanno in pochi. Ma quanto è delicato rompere quell’equilibrio ed accelerare il processo d’estinzione?
Tutti lo avrebbero scoperto, a loro spese.
Raggiunse la sorgente. Quella stessa sorgente che l’aveva creato, modificato, fatto evolvere. Aprì il vaso di Pandora.
La terra rispose vomitando magma da alcune fratture. L’acqua gorgogliò. Quanto avrebbe impiegato la natura prima di accelerare il processo d’estinzione?

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Solo ora capiva quanto potesse essere forte l’ascendente di suo fratello su quegli stupidi uomini.

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Quanto il rapporto che avrebbe voluto Ilana con Jacob era di natura sessuale e quanto di natura paterna? Un complesso di Elettra quello della prode Ilana.
Ilana brandiva il fucile. Ma può una pallottola uccidere una divinità? Evidentemente Ilana era tanto prode quanto sciocca.

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Ma quello di cui necessitava Ben era una solitudine particolare. Una solitudine circondata dalla presenza di Juliet.

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