Gruppo 1 "MALIBU" [Ana Lucia, Naomi]

Sinossi:

Spoiler:

-Otto meno dieci. Bene,sono in anticipio. *Scende dall'auto e si avvia verso l'entrata del locale. Era un edificio con le pareti in mattone e un'insegna estremamente illuminata. Spinge la porta. La differenza di temperatura fra l'esterno e l'interno era parecchia,ma c'era una bell'atmosfera. Si guarda intorno per cercare l'amica,ma non la nota e ne approfitta per prendere qualcosa. Si avvicina al bancone:*-Un Martini Dry,per favore.- -Subito!- *Risponde il barista sorridendole.*-Dove lo porto?- -All'ultimo tavolo in fondo a destra,grazie.-

*Un altro taxi, un altro autista, un’altra destinazione. Detestava doversi muovere per la città in taxi, forse perché le piaceva guidare.
Aveva ricevuto un sms nel pomeriggio con le indicazioni del locale in cui si sarebbero incontrate. Ed era esattamente dal pomeriggio che continuava a chiedersi perché mai fosse necessario vedersi in un locale pubblico. Detestava anche questo.
Scende dal taxi e guarda verso l’alto l’insegna del locale: troppo colorata, troppo luminosa. Detestava anche quella. Lascia i soldi al tassista e si avvia all’ingresso.
Ad accoglierla un cameriere che le chiede se ha una prenotazione. Non sapendo cosa rispondere, prova a guardarsi attorno e si accorge che la donna è già arrivata: è al bancone. Supera il cameriere e la raggiunge.* - Ciao, Naomi!-

*Dalla porta di vetro nota un volto familiare che,con passo di deciso, si avvicina a lei.* -Ciao Ana,eccoti arrivata! Ti stavo aspettando. - *Le tende la mano per salutarla e la conduce al loro tavolo.*-Ti dispiace portarci un altro Martin Dry?-* Il ragazzo scuote la testa e dopo qualche minuto d'attesa porta i due bicchieri alle due ragazze.* -Grazie mille.-
-Allora, siamo qui per discutere sulle nostre ''missioni'',se così possiamo chiamarle. Vogliamo iniziare dalla tua?- *Le chiede,iniziando a sorseggiare il suo drink.*

*Finalmente qualcosa che non detestava! Quella donna ci sapeva fare! Era sollevata al pensiero che non servissero troppi giri di parole per giungere al nocciolo della questione; sollevata di trovarsi di fronte ad una persona risoluta e concreta.
“Missione” era un termine che le suonava sempre strano, ma in fondo tutta la situazione era strana: i motivi per cui era lì erano strani e altrettanto strani dovevano essere quelli di Naomi.
Si volta un istante per estrarre qualcosa dalla sua borsa e poggia sul tavolo una copia del New York Times del giorno precedente.* - Il mio obiettivo è stato raggiunto! Come puoi vedere, è sotto gli occhi di tutti!- *indicando l’intitolazione del trafiletto in prima pagina: “Hanso Foundation: smascherata la rete del Ragno.” (articolo di E.C. Markham)

*Naomi afferra il giornale, lo alza davanti a sé e inizia a leggere ad alta voce. Lei, invece, aveva già avuto modo di rileggere l’articolo più volte, fino a rasentare la nausea. Di certo le conseguenze e lo scalpore che quella pubblicazione avrebbe provocato erano da ritenersi un obiettivo auspicabile e portare alla ribalta gli orrori disumani di cui la Hanso Foundation si era macchiata era un’impresa positiva…
Ciò che, però, le impediva di compiacersi dei risultati, era il modo in cui ci era arrivata.
Troncando sul nascere quei pensieri, interrompe Naomi cambiando registro*
- E la tua di missione? Nulla da dirmi? -
*La ragazza ripiega il giornale e si accosta al tavolo, beve un altro sorso di Martini e abbozza un sorriso*
-Diciamo che non ho avuto la tua stessa fortuna!-

*In realtà, non le importava poi molto…Era al corrente dello schema di gioco generale, sapeva qual era il ruolo che spettava a Naomi, sapeva quanto delicata fosse tutta la situazione ma continuava a non importarle oltre lo stretto necessario. Cercava soltanto di fare ciò che doveva e di farlo nel modo più veloce e indolore possibile.
Cercava soltanto di focalizzarsi sul “perché”.
Per semplice cortesia, comunque, incita la ragazza a proseguire
- Cos’è andato storto?-
-In verità, all’inizio ero sulla strada giusta…ma alla fine si è rivelata un vicolo cieco e non ho trovato quello che cercavo.-

*Ana intuisce che Naomi sta tentando volutamente di rimanere sul vago, probabilmente è convinta che lei non sappia molto della sua “missione”. Tagliando corto, le chiede se abbia una pista per il Pandora’s Box e Naomi sembra realmente sorpresa di sentir pronunciare quel nome.*
– La storia è più complicata di quanto prevedessi, purtroppo.Le informazioni a nostra disposizione lasciavano intendere che il documento fosse finito nelle mani di Shannon ma ho avuto modo di appurare che la biondina non avrebbe motivo di nasconderlo, dubito persino che capirebbe di cosa si tratta! -

“Shannon...Shannon…” *Quel nome era ogni volta una mina esplosa per lei ma in quel momento non c'era spazio per ulteriori preoccupazioni.*
-Cosa farai adesso? -
-Aspetto istruzioni e nel frattempo continuo a tenere la situazione sotto controllo. Ho ancora qualche possibile traccia da controllare… - *Naomi alza un braccio per far capire al cameriere che desidera un altro drink e continua*
- Tu, invece, cosa farai? -

*Avrebbe voluto rispondere “Mollo tutto e mi tiro fuori” ma sapeva di non poterselo permettere, sapeva di non avere grossi margini di scelta, sapeva di essere incastrata…almeno per il momento.
Continuava a pensare a come entrambe si fossero ritrovate lì, a cosa le avesse spinte a fare il “lavoro sporco” per questa nuova alleanza tra Ben e Widmore che non prospettava nulla di buono, ai meccanismi subdoli che avevano sfruttato per far di loro il proprio entourage personale sulla terraferma….*
-Devo consegnare un assegno a Markham, poi aspetterò anche io. Sicuramente lui vorrà un resoconto degli effetti di questo articolo perciò credo di dover restare ancora a Malibù. -

*Mentre si avviano all'uscita del locale, improvvisamente sul volto di Naomi si disegna un'espressione del tutto diversa: più distesa, più confidenziale.*
-Ana Lucia, posso farti una domanda?-
*Quell'incipit suonava come un allarma antincendio e non sembravano esserci porte d'emergenza che facesso al caso suo come scappatoia. Annuisce appena con la testa.*
-Cosa ti ha promesso Linus? *aspetta qualche istante* - Insomma, dai, dev'esserci un motivo valido per cui lo stai facendo!-
*La stessa domanda avrebbe potuto farle lei ma probabilmente neanche Naomi si sarebbe fidata a tal punto da rispondere in modo onesto, esattamente come stava per fare Ana. La riservatezza fa parte del "gioco".*

*Si avvicina al ciglio della strada e pochi istanti dopo un taxi si ferma davanti al suo braccio sollevato*
-Qualunque cosa sia...è meglio per lui che mantenga la promessa!-

*Sale sul veicolo e si ritrova nuovamente con quello stesso foglietto stropicciato tra le mani...*