Gruppo 7 "TALLAHASSEE" [Eloise, Jack, Kate, Sawyer]

Sinossi:

Spoiler:

[ Federal Correctional Institution, Tallahassee ]

"James Ford. Sì, ha capito bene."
Il direttore del carcere, Karl Jefferson Idyott, la guarda attonito. Finalmente inizia a capire il motivo dell'improvvisa telefonata ricevuta dal governatore della Florida qualche sera prima. Un condannato a morte che riceve la grazia non è cosa rara, ma è del tutto anomalo che questo fatto avvenga senza preavviso e in più con una telefonata diretta e senza spiegazioni. L'uomo vorrebbe avere dei chiarimenti, ma non riesce nemmeno a formulare una delle tante domande che gli baluginano nella mente. La misteriosa donna che ha di fronte lo zittisce.
"Gli fornirà i suoi effetti personali e lo farà uscire esattamente tra tre ore. Non un attimo prima."
Eloise lo fissa severa. Sa di avere fatto centro anche stavolta. La sua sicurezza è tale che non ha bisogno di fornire ulteriori elementi chiarificatori al direttore. Le cose andranno così come ha previsto. Come sempre, del resto.
"Un'ultima cosa, direttore. Deve dire al prigioniero che ci sarà una rolls royce scura ad attenderlo."

[ Federal Correctional Institution, Tallahassee ]

*Non è mai troppo tardi per ricominciare a fumare....*


*Un imperturbabile silenzio avvolgeva tutta la prigione.Un' atmosfera surreale. Era all'incirca l'ora di pranzo ed erano passati ormai 4 giorni dalla sua mancata esecuzione. Così, per ingannare il tempo, James rullava quello che gli spacciavano per tabacco: un ottimo risparmio vista la miseria di cui disponeva, ma una pessima scelta per la sua salute. Poco importava però,non era morto su una sedia elettrica e non sarebbe di certo bastata una sigaretta senza filtro ad ucciderlo. Quello che continuava a chiedersi era il perchè di quella telefonata che gli aveva salvato la vita e soprattutto chi c'era dall'altra parte della cornetta. Era ben risaputo che non aveva molti fans in giro, anzi ,di certo erano molte di più le persone che l'avrebbero voluto morto. Forse per una volta la fortuna aveva bussato alla sua porta...Iintanto era arrivato l'orario delle visite e, come ogni giorno, nessuno sarebbe andato a trovarlo, nemmeno la sua piccola Clementine.*

Eloise esce dall'edificio. Sale sulla macchina scura che l'attende. Si mette comoda sul largo sedile posteriore e prende il sofisticato cellulare che ha nella borsetta (di Burberry!!!). Scorre l'elenco della rubrica e si ferma sulla S.
Shephard.
"Jack, sono Eloise Hawking. Ho visto cosa è successo a Kate. So che stai andando da lei." Si ferma a prendere fiato. Non le è mai piaciuto lasciare messaggi in segreteria. "Ascoltami bene, Jack, ed esegui alla lettera quello che ti dirò. Vai al Mercy Hospital e chiedi del Dr. Rene J. Gomez. Mi deve un favore. Fa' il mio nome e chiedi della "pillola". Va' a colloquio con Kate e dille di prenderla. Vedrai che tutto andrà per il meglio." Pausa. "Siate pronti a fuggire, Jack. Manderò qualcuno a prendervi. Fidati di me."
Chiude il telefono e lo lascia cadere in borsa. Un altro pezzo del puzzle va al suo posto. Il quadro generale comincia ad avere senso.. finalmente.

*Questa volta invece non era la fortuna a bussare, ma qualcuno che stava aprendo la porta della sua cella. Davanti a lui la solita guardia che inusualmente non gli aveva portato del cibo, ma lo invitava a raccogliere tutti i suoi effetti personali.* -Ford, muovi il culo!A quanto pare c'è ancora qualcuno che ti vuol bene. Sei libero!- *Esclama la guardia*

*Non poteva che sorridere ad un notizia del genere: mai avrebbe immaginato un epilogo così, dalla sedia elettrica alla libertà.* Grazie, Sargente Garcia, spero tanto di non rivederla! Sa,lei non è proprio il mio tipo" * Era da tanto che non faceva una battuta o metteva un soprannome a qualcuno,ma mai come in quel momento era dell'umore giusto.

Uscendo dalla cella volge un ultimo sguardo a quel posto che speravo di non dover rivedere più, lasciandosi alle spalle una delle parentesi peggiori della sua vita, che comunque tanto gli aveva insegnato.*
*La guardia,afferandolo per un braccio:*
- Poco lo spiritoso Ford! Un' ultima cosa: c'è una Rolls Royce scura, all'uscita che ti aspetta.

[Colonna sonora]

*Ecco la Rolls-Royce che lo attendeva parcheggiata proprio davanti a lui. James non stava più nella pelle, era troppo curioso di sapere chi mai gli avesse salvato la vita. Così apre lo sportello posteriore ed ecco la sorpresa: proprio qualcuno che non si aspetta di vedere e che forse nemmeno sperava di vedere...."la vecchia" Eloise, che tanto l'aveva fatto disperare in passato, ma che tuttavia questa volta avrebbe dovuto ringraziare* Nonnina! cosa ti ha fatto scomodare? Dove vuoi mandarmi questa volta, all'equatore o al polo Nord? O proprio non riuscivi a fare a meno di me? Peccato, sai, perchè io questo week end sarei impegnato e proprio non posso farti da badante...Ti ringrazio per tutto! Ma io ora tolgo il disturbo, stammi bene e curati. *Sorride ad Eloise e si accinge ad uscire dall'auto.*

"Fermati, James." La voce è calma, pacata. La reazione del giovane è prevedibile e scontata.
"Dove credi di andare? Sai benissimo anche tu che non hai scelta." Riprende fiato mentre James la guarda. "Non hai nulla, James. Nulla per cui vivere in questo posto. Nulla per cui rimanere qui. Ti conviene seguirmi alla svelta. Clementine non vorrebbe un padre patetico come te."
James la guarda torvo. Gli fa male sentire il nome di sua figlia. Ma sa che, in fondo, Eloise ha ragione.
"Seguimi, ti dico. E fidati di me. E se ti lamenti di nuovo.. you'll meet an army of me."


http://www.sing365.com/music/Lyric.nsf/Army-Of-Me-lyrics-Bjork/7A6F0A95BE0772084825689C00260D4F

http://www.angolotesti.it/traduzioni/B/traduzione_testo_canzone_tradotto_army_of_me_bjork_5114.html

[Tallahassee]

*Nuvole.Di un bianco puro,che sembrano il nulla.Questo si scorge dal finestrino dell'aereo,nient'altro che nuvole,confuse,che si mischiano tra loro.
Come le idee di Jack,affannato nel cercare un modo per fare uscire Kate.Ma niente,ogni percorso,strada,o pertugio che la mente creava,finiva in un vicolo cieco.*

*

"Siete pregati di allacciare le cinture,tra poco atterreremo all'aeroporto di Tallahasse"

*Quella voce lo svegliò dal torpore in cui era entrato,era agitato,ansioso.Aveva agito d'impulso,come sempre aveva fatto nella sua vita,ma non aveva idea di come far scarcerare Kate.*

*Una volta atterrato,Jack accese il cellulare,tormentato ancora da quel vortice di pensieri ciechi e confusi.
c'era un messaggio in segreteria.*

"Oh Rob,lasciami in pace..."

*Pensò subito al chirurgo che cosi' sgarbatamente aveva trattato.
Ma c'era una voce femminile dall'altra parte,familiare...*



"Jack, sono Eloise Hawking. Ho visto cosa è successo a Kate. So che stai andando da lei.Ascoltami bene, Jack, ed esegui alla lettera quello che ti dirò. Vai al Mercy Hospital e chiedi del Dr. Rene J. Gomez. Mi deve un favore. Fa' il mio nome e chiedi della "pillola".Va' a colloquio con Kate e dille di prenderla. Vedrai che tutto andrà per il meglio.Siate pronti a fuggire, Jack. Manderò qualcuno a prendervi. Fidati di me."

*Rimase basito.Quella donna sembrava viaggiasse nel tempo.Andava nel futuro e lo comunicava al presente.Mise il cell in tasca,e si diresse subito al Mercy Hospital.

[Federal Correctional Institution, Tallahassee]

*Quelli che dicono che il tempo mitiga non hanno mai provato una vera sofferenza sulla loro pelle. Il graffio di una delusione, il pugno secco di una finta illusione, la cicatrice di una storia finita male. Quelli che dicono che il tempo mitiga fino ad oggi non hanno ancora vissuto. Si riempiono la bocca di parole belle e vuote e vanno in giro così, come fa la gente normale. Quelli che dicono che il tempo mitiga dicono un sacco di stronzate.



Il tempo ti si attacca addosso e poi non ti si scolla più, come il sudore. Per questo è l'unica cosa che mi sia rimasta, per questo è il mio migliore amico.*

*Una guardia si dirige verso la cella di Kate. "Austen, hai una visita!"*

[Mercy Hospital,Tallahasse]

*Arrivò all'ospedale e si avvicinò allo sportello*

"Mi scusi,cerco il Dr. Rene J. Gomez,dove posso trovarlo?"
"Aspetti qui,lo faccio venire subito da lei"

*Dopo qualche minuto,un tipo alto e robusto si avvicinò a lui.*

"Salve,cosa desidera?"
"Sono il Dr. Jack Shephard,vengo a nome di Eloise Hawking"

*Il dottore sgranò gli occhi,si guardò intorno come a scacciare presenze ingombranti.*

"Mi segua".

*Lo portò nel suo studio...*

"Di cosa ha bisogno esattamente?"
"Mi servirebbe...la "pillola""

*Il dottore si avvicinò a lui,guardandolo fisso negli occhi*

"Sa delle possibilità di rischio che ci sono?"
"Veramente..."

*Gomez lo interruppe*

"Questa è una delle più grandi innovazioni nel campo farmaceutico,ma è in via sperimentale,non c'è certezza che tutto vada per il meglio"
"Correrò il rischio,grazie,ma mi dia quella pillola"

*Jack usci' dall'ospedale dopo pochi minuti,fermò un taxi.*

"Al carcere di massima sicurezza di Tallahassee,per favore."



*Il tempo per le visite al carcere era molto ristretto.Potevano durare al massimo dieci minuti.Quindi doveva essere molto sbrigativo nello spiegare tutto.
Era li' in attesa,quando la vide,bella come il sole,avanzare verso di lui.*

*Era davvero sorpresa di vederlo, anzi, scossa, disorientata. Oramai non faceva più parte della sua realtà da tempo. Tant'è che, per un attimo, ebbe la sensazione che quella non fosse la realtà, ma la proiezione di una delle sue fantasie più violente e ricorrenti. "Jack?! Che diavolo ci fai qui?"*

[Federal Correctional Institution, Tallahassee]

*Avrebbe voluto dirgli tante cose ma in quel momento non poteva.*

"Kate,stammi a sentire bene:devi prendere questa pillola.Questa causa una morte apparente,passate le 48 ore ti risveglierai all'obitorio,da dove potrai evadere.Esci da li',ci sarò io con un'auto ad aspettarti."

*Gli passò la pillola,facendo attenzione agli occhi indiscreti.*



"L'orario di visita è finito"
*Urlò la guardia.*
*Jack si alzò*

"48 ore Kate,ci vediamo tra 48 ore"
*Aveva cercato di trasmettergli più fiducia possibile,perchè Jack si era sempre fidato di Eloise:gli aveva sempre trasmesso sicurezza e certezze,quella donna.*

*Quando Kate vide la pillola capì che quella, bella o brutta che fosse, era esattamente la realtà. Esitò. Cosa doveva fare? Fidarsi di un uomo a cui aveva spezzato il cuore e dal quale era stato spezzato anche il suo. C'erano troppi pezzi rotti, da quelle parti. Ma Kate non aveva niente da perdere. La sua vita era segnata.

Ingoiò la pillola, si alzò e senza rivolgere a Jack un solo sgaurdo, tornò in cella.*

[Obitorio di Talahasee]

*Quando aprì gli occhi, Kate non pensò: "Questo dev'essere il cielo." Nel cielo non ci sarebbe mai stata una lampada fluorescente a illuminare l'ambiente. Anche il dolore, che comparve dopo una frazione di secondo, era un male che apparteneva alla Terra. Evidentemente Jack non le aveva parlato degli effetti collaterali di quella pillola, però... Aveva funzionato. Era viva! E di lì a poco sarebbe stata anche salva.*

*Scese dal lettino, si avvicinò alla porta. Il corridoio era libero, non c'era più nessuno, a quell'ora erano già tutti a casa da un pezzo. Si precipitò fuori e iniziò a correre, il più velocemente possibile. In quello era brava, si può dire che l'arte nel fuggire in lei era pari a quella di spezzare i cuori. Era una dote naturale.*

*Uscita dall'edificio vide subito la Rolls Royce. Si diresse verso l'automobile e vi salì dentro. Seduto su uno dei sedili posteriori, vi era Jack, tra il timoroso e il sollevato, a guardarla. Mi sarei accontentata anche di un pick-up, disse lei.*

[Obitorio,Tallahasse]

*Due giorni dopo Jack si trovava davanti all'obitorio.*



*Nessuna auto era li,cosa che per un attimo indeboli' le certezze di Jack.
Poi una Rolls Royce scura parcheggiò davanti all'obitorio.*



*La fiducia di Jack era stata ben ripagata.Entrò nell'auto.*

"Salve signore"

*Un uomo al volante distinto e di bell'aspetto lo salutò guardandolo dallo specchietto retrovisore.*

"Salve"

*Rispose Jack,sollevato ma ancora agitato,in attesa della fuga di Kate.
Cosa che avvenne pochi minuti dopo.Una ragazza dai capelli arruffati correva verso l'auto,visibilmente segnata dagli effetti collaterali della pillola,ma "viva".Entrò frettolosamente nell'auto,indebolita.
Jack gli spostò i capelli dal viso.*

"Ciao.Sei di nuovo libera."

*E' l'unica cosa che riusci' a dire,mentre accennava un sorriso.*