Gruppo 7 "IL LAMPIONE" [Jack, Kate, Sawyer]

*James era tornato a casa dopo l'incontro con Eloise, aveva fatto una doccia e riposato qualche ora.Il suo letto era il paradiso dopo tutte quelle settimane in cella. Nonostante non fosse proprio tra le sue priorità aveva comunque un debito con la vecchia e l'avrebbe saldato recandosi al "LAMPIONE" come lei aveva chiesto. Tuttavia i suoi pensieri volgevano a tutt'altro: infatti, dopo la sua mancata esecuzione, non aveva avuto ancora modo d'incotrare l'unica ragione che l'aveva spinto a non arrendersi, la sua piccola Clementine. Già, proprio lei! L'unica persona che era riuscita a cambiarlo dentro, rendendolo un uomo migliore di quanto non fosse mai stato, ovviamente tutto avrebbe fatto per assicurarle un vita migliore della sua.*

*C'era ancora un pò di strada da percorrere prima di raggiungere la sua destinazione le luci della città erano davvero suggestive quella notte, illuminavano la strada che James stava percorrendo, era il momento giusto per fumarsi un' altra sigaretta e godersi quello spettacolo di colori, intanto radio "Live365" stava trasmettendo:*

*Dopo qualche ora di strada, James giunge al Lampione, spalanca la porta d'entrata ma a quanto pare lì non c'era ancora nessuno, così decide di dare un' occhiata in giro per ingannare il tempo...*

*Le luci del giorno si affievolivano,mentre la Rolls Royce continuava il suo cammino verso una meta ignota.Un vetro scuro divideva l'autista dai sedili posteriori,dove Jack e Kate erano seduti.La ragazza si era appisolata sulla spalla di Jack,stremata dagli effetti della "pillola".Ma era libera,questo contava.Jack aveva provato più volte a bussare al vetro che li divideva dall'autista,ma dall'altra parte non vi era mai risposta.Ma ormai aveva capito che era inutile.*

*A volte c'è qualcosa che è più grande di te.E per quanto ti sforzi di riuscire a comprendere,non puoi fare altro che domare la tua sete di curiosità.E non puoi uscirne,perchè sei parte integrante di quel grande disegno,anche se non ne sai il motivo.Molte volte,ti ritrovi ad essere una pedina,e niente più.*

*Senti' l'autista parlare con qualcuno,senza comprenderne il significato.D'un tratto,il vetro scuro si abbassò.*

"Potete scendere,signori"

*Erano in un hangar,e davanti a loro c'era un Jet privato.*



"La signora Hawking vi ha convocato signori."

*L'autista consegnò un biglietto a Jack,sopra vi era scritto:*

"Dovete venire alla stazione Lampione il prima possibile,devo radunarvi tutti.Non posso dirvi altro per il momento.Prendete il Jet e venite a Los Angeles,li ci sarà un'auto ad aspettarvi,che vi porterà alla stazione.
Fidatevi di me.

Eloise."




*Entrarono nel Jet e partirono,destinazione Los Angeles.*

*Colto da un improvviso appetito avendo mangiato solo un panino a cena, non ci vedeva più dalla fame e così si guardò attorno per cercare qualcosa di commestibile,fortuna che quei gran simpaticoni della Dharma aveva ben pensato di piazzare lì un distributore automatico.

Scelse una barretta Apollo, per Dio erano le sue preferite, ne mangio una e poi ancora un altra e addio alla sua splendida "tartaruga". D'un tratto si accorse che qualcuno stava sopraggiungendo alle sue spalle si voltò e dall'ombra vide spuntar fuori due sagome famigliari...erano Jack e Kate, alzò il braccio per salutarli e disse:* Ed ecco arrivare Bonnie e Clyde, vi sono mancato? Volete favorire? Sono deliziose queste Apollo! *Sorride ai due*

*Eloise era sempre un passo avanti. Eloise sapeve quale tattica usare e come farla funzionare al meglio. Il biglietto lasciato non faceva trapelare nulla, ma forse il suo "amico" presente al Lampione avrebbe saputo dare a Jack spiegazioni migliori. Jack era cosciente che Eloise aveva dato a ciascuno un pezzo del puzzle e che solo una volta assieme avrebbero scoperto ciò che celava.* Chissà perchè ma me l'aspettavo... *Esordì Jack. Non c'era bisogno di preamboli, ne di abbracci, ne di saluti. Kate sembrava più imbarazzata che incuriosita da quel rendez-vous.* Vedo che Eloise ha iniziato la sua manovra di raduno come un pastore farebbe con le sue pecore. Te che sai di questo piano? Dove dobbiamo andare? *Jack sentiva l'impotenza dentro di se. Jack era sempre stato il leader nell'Isola. Ma ora era in balia degli eventi e del fantomatico piano di Eloise.*

Fai bene a rivolgerti a me, lo sai, io sono sempre un passo avanti a tutti. Agatha Christie vuole riunirci per qualche strano motivo, vuole che andiamo tutti insieme a fare una bella scampagnata! Sinceramente, mio caro Dottore, mi dispiace deluderti ma non m'importa di quale fantastico piano abbia in mente, ne di ritrovarmi con tutti voi, se sono qui e solo perchè le devo un favore. Se non fosse stato per lei a quest'ora sarei morto. Tutto qua. *Rivolgendosi a Kate* E tu Lentiggini non parli? Sei così emozionata di vedermi? A quanto pare il destino ti ha messo di nuovo tra l'uomo più ambito dell'isola e il cinico sapientone. Diavolo,adoro questo triangolo!

*Fissa per qualche istante Kate, che ricambia il suo sguardo.*


Sinceramente non ho molta voglia di starmene qui a girarmi i pollici e ingozzarmi di barrette Apollo, cerchiamo di metterci in contatto con qualcuno e speriamo che nel frattempo anche la vecchia si faccia viva. Chi potremmo provare a rintracciare? Ci sarà qualcuno a Los Angeles? Jack hai qualche idea? Intendo,oltre a fare lo zerbino della signorina Austen?! *Sorride. Mettere in difficoltà Jack, rendendolo ridicolo agli occhi di Kate, è qualcosa che gli viene in maniera estremamente naturale*

*Le labbra di Kate sorridono di nuovo ma sa che Jack è un pilastro solido. Un appiglio a cui aggrapparsi nei momenti più difficili.* Beh! Io non ho avuto modo di tenere contatti. *Volge lo sguardo verso Jack in attesa. Sa che lui avrà una soluzione. Perchè lui è Jack.*

*Jack fa segno di diniego con la testa quando Kate lo guarda bramando quell'appiglio a cui aggrapparsi nei momenti più difficili.* So che Charlie è rimasto a Sydney dopo che io sono tornato, ma non ho idea se sia tornato. Potremmo provare a cercare a lui anche se rischia di essere una mossa a vuoto.

Procediamo con ordine, dovremmo fare una lista delle persone che sono per certo sulla terra ferma, io come dire ho perso un po' i contatti vista la mia recente permanenza a Tallahassee, ma per quello che ricordo possiamo provare a rintracciare Ana Lucia, Shannon, Jin e Sun, Desmond e un tentativo con Charlie lo farei comunque. Mi sembra la cosa migliore a questo punto.

*Per Jack cominciava ad essere una caccia al tesoro senza indizi e senza futuro. Ma quando sei ad un vicolo cieco esistono 2 possibili soluzioni: tornare sui propri passi oppure aspettare un segno del destino. La fede non era mai stata tra le sue scelte più fattibili ma quando il telefono, un vecchio telefono bianco, squillò capì che forse il destino trova sempre il modo di indirizzarti.* Forse è Eloise... *Fece un passo avanti per andare verso la cornetta e rispondere ma Sawyer lo precedette. E tutto ciò che successe dopo non fu certamente un segno del destino per correggere la sua rotta.*

*Afferrò il telefono e rispose:* Chi parla? * L'espressione sul suo volto cambiò, dall'altra parte della cornetta non c'era Eloise come immaginava Jack, ma un agente di polizia che gli aveva comunicato che una volante stava raggiungendo la chiesa, perchè la fuggiasca Kate Austen era stata avvista da quelle parti. Posò il telefono e preoccupato volse lo sguardo ai due* Dobbiamo andarcene subito! Era la polizia, stanno venendo a prende Kate!

*Evidentemente nemmeno la scaltra Eloise era riuscita a far perdere la tracce di Kate. Fortunatamente la polizia aveva chiamato alla Chiesa ed altrettanto evidentemente non poteva sapere che a rispondere al telefono ci sarebbe stato un supporto della Austen.* James... porta al sicuro Kate! *Il volto di Kate era inespressivo ma i suoi occhi trasudavano paura. Quella Chiesa sarebbe stata la sua trappola? Nemmeno le parole di Jack le avevano fatto cambiare espressione. Jack cercò di essere più preciso per rassicurarla.* Io cercherò di depistare i poliziotti. *Si avvicinò a Kate e le prese il volto tra le mani.* Ti salverò. *In lontananza si sentivano le sirene della polizia avvicinarsi.*

* Prese Kate per un braccio e la condusse velocemente verso l'uscita. Si recarono alla sua auto, ci salirono e senza indugiare lasciarono alle spalle "Il lampione". Eloise doveva aspettare, mettere in salvo Kate era la priorità assoluta, l'avrebbe portata a casa sua, tenendola nascosta per qualche giorno fino a che le acque non si sarebbero calmate. Radio "Live365" gli avrebbe fatto compagnia ancora una volta quella notte, per la strada che l'avrebbe ricondotti a casa.

*Jack vide uscire Kate e Sawyer. Salire sull'auto e allontanarsi mentre le sirene si facevano sempre più vicine. Ora era giunto il suo turno. Iniziare una nuova grande menzogna. Non appena le auto della polizia furono visibili fece finta di chiudere il cellulare come se stesse chiamando e si mise a correre incontro ai poliziotti. Urlava.* Mi hanno rubato l'auto! *Ancora bugie.* Sono andate verso ovest. *Bugie. Kate e Sawyer diretti verso est.* Bugie. Un poliziotto gli andò incontro ponendogli diverse domande: da che parte erano andati i ladri, se li aveva visti in faccia, che auto possiede, il numero di targa. Bugie.* Sono andate verso ovest. Mi sembravano 2 donne. Una bionda. La mia auto è una Chrysler Town & Country nera...

Il poliziotto avvicinò la radio alla bocca e disse:* La Austen è diretta verso ovest, con una complice, una donna bionda. Sono alla guida di una Chrysler Town & Country nera...

*Le sue parole avevano fatto effetto,aveva fatto guadagnare a James e Kate del tempo prezioso.Il poliziotto sali' in auto dirigendosi verso ovest a sirene spiegate.*



*Per un attimo la gelosia tornò a farla da padrone.Kate e Sawyer,insieme.
Ma soffiò via quel pensiero,quasi sentendosi in colpa per ciò che stava pensando.
L'importante era salvare Kate,e quello era l'unico modo possibile.
Ci sarebbero stati altri momenti per parlare di loro,ora c'era qualcosa di più importante.

La notte stava scendendo,ed il vento si alzava,come a voler scacciar via i suoi pensieri più maliziosi.*

*Ora era rimasto solo,ma non nel senso più materiale del termine.Forse per la prima volta,era davvero solo.Anche la sua impulsività e la sua testardaggine sembravano voltargli le spalle.Era senza un briciolo di idee e senza un punto di riferimento per dissipare la matassa.Nulla.Solo Jack ed una chiesa,la ragione e la fede.*



*Si mise a sedere,sugli scalini della chiesa,aspettando un cenno.Il destino,si sa,non bussa alla porta,non ti avvisa,non ti dà un appuntamento a cui puoi anche non andare.Il destino è sempre un passo avanti a te,prevede le tue mosse ed agisce di conseguenza.Il destino è un bastardo capriccioso.Ed allora l'unica cosa da fare è stare li ad aspettarlo,sperando che sia meno bastardo del solito.Tanto ci si abitua,prima o poi.
Niente allarmi e nessuna sorpresa...niente allarmi e nessuna sorpresa...*