GRUPPO 2 "LOS ANGELES" [Eloise, Keamy]

Introduzione - Dopo aver scoperto che Juliet ha udito di nascosto la conversazione telefonica che ha avuto con Locke, Eloise costringe la donna a prendere un volo charter senza rivelarle la destinazione finale.

Spoiler:

*Maledetta donna!* - pensa scagliando una sedia a terra.

Le era venuto il fiatone. Il suo fisico, benchè allenato, non era più quello di un tempo.
Ripensava alla scena e ancora non si rendeva conto di come poteva essere accaduta una cosa simile. La suprema Eloise Hawking gabbata da una dottoressa qualunque.
Juliet era comparsa nella stanza, entrata di soppiatto da chissà quanto tempo, e aveva ascoltato la conversazione che Eloise aveva avuto al telefono con John Locke.
Dopo un piccolo imbarazzo iniziale, Eloise aveva ritrovato la sua fredda calma e aveva pensato di sfruttare quell'incoveniente a suo favore organizzando immediatamente un volo charter diretto in Italia.
Juliet era stata circuita con un semplice ricatto ed era partita senza conoscere la destinazione finale.

[Martin Keamy]

*Martin si stava spostando velocemente con il suo suv, una bmw x6 a benzina, aveva ansia di incontrare Eloise, la voleva mettere al corrente del piano di Ana lucia e Naomi , così facendo sperava in un aumento di un bel pò di soldi per la sua fedeltà. Appena arrivato, Martin scese subito dall'auto parcheggiata davanti alla chiesa , entrò subito nella chiesa, scese le scale ed entrò nel lampione...

-Ciao Eloise, ci sono stati molti inconvenienti in questi ultimi giorni, le signorine Ana lucia Cortez e Naomi Dorrit hanno cercato di farmi passare dalla loro parte,loro lavorano per Benjamin linus e charles Widmore. Mi hanno offerto il doppio di quello che abbiamo pattuito noi, sai senza un incentivo mi è difficile restarti fedele.

*Questa poi!* - guarda l'uomo sbalordita.

Martin Keamy era piombato nella stanza con la grazia di un elefante, ma Eloise era talmente immersa nei suoi pensieri che non se ne era nemmeno resa conto.

"L'educazione viene prima di tutto, ragazzo mio." - dice all'uomo mentre va a raccogliere la sedia che aveva precedentemente scagliato sul pavimento e gliela porge intimandogli di accomodarsi.

"Siediti, calmati e spiegami bene. La fretta non serve a niente." - ordina all'uomo - "Poi, cambieremo i nostri accordi, se necessario, ma voglio vederci chiaro in questa faccenda."

[Martin Keamy]

- é successo tutto quando Ana Lucia mi ha cercato, ci siamo incontrati in un parco al centro e mi ha offerto una valigetta contenente 2 milioni di dollari per sapere l'incarico che mi hai assegnato e la lista di nomi che mi hai fatto recapitare. Successivamente ho beccato Naomi che mi spiava su incarico di charles Widmore, gliel ho fatto sputare con la violenza e le minacce per chi lavorasse, temevano che facessi il doppio gioco con te e non avevano torto. detto questo come ci muoviamo?

*Martin stava dalla parte di chi pagava di più, in questa guerra lui era un semplice soldato dalla parte del miglior offerente. Aveva deciso di tenere al corrente anche Eloise per guadagnarci di più, ma non erano solo i soldi che gli interessevano ma anche Beatrice Klugh. L'ultimo incontro con lei non gli era apparso reale, non gli sembrava vero il fatto che un minuto prima stava a Los Angels e un minuto dopo sull isola per poi ritornare a Los Angeles e non aveva avuto modo di dirle tutto ciò che avrebbe voluto dirle.

*Charles. Ancora lui. Sempre lui.* - pensa.
Quel nome per lei era la fonte di un profondo rancore. Un tempo lo aveva amato immensamente, ed ora quell'amore si era trasformato in puro odio. L'intensità del sentimento era la stessa, la sostanza era diametralmente opposta.
*Si può amare e odiare allo stesso modo un uomo?*

"Vediamo di capire bene la situazione. Dici che Charles Widmore, il mio acerrimo nemico, ha provato a estorcerti i miei segreti inviandoti ben sue spie e una valigia contenente un mucchio di denaro." - lo fissa cercando di captare un minimo cedimento nel volto. L'uomo è impassibile e silenzioso.

"Da come parli, sembra che tu abbia deciso definitivamente di combattere con la giusta fazione." - fa una pausa - "Te ne do atto, Martin, ma verificherò ogni singola parola delle informazioni che mi hai portato. Non credere che mi lasci abbindolare così facilmente."

Accavalla le gambe e prosegue: "Cosa vorresti ora per continuare la tua missione?"

[Martin Keamy]

- Quello che voglio Eloise è poter rivedere realmente Beatrice Klugh. Dei soldi arrivati a questo punto non me ne faccio nulla ne ho già abbastanza, se riesci a trovare il modo per poterla riportare qua si può dire che siamo pari. detto ciò vedi di fare quello che ti ho detto, ah dimenticavo non provare a fregarmi sennò Charles Widmore sarà il tuo minor problema te l'assicuro.

* Martin non sapeva se Eloise aveva le possibilità di fare ciò che gli ha detto, ma ci aveva provato. I soldi non erano più un problema, non sapeva neanche più come spenderli e Bea era l'unico pensiero fisso che lo tormentava di notte e di giorno.

*Rivedere Beatrice Klugh?!?* - pensa Eloise - *Chissà per quale motivo, poi!*

Sa bene di poter soddisfare la richiesta di Martin, ma decide di tenerlo un po' sulle spine. L'uomo la guarda interrogativo.

"Puoi stare tranquillo, Martin. Posso esaudire il tuo desiderio, ma, da questo momento in poi, esigo da te la totale abnegazione per la mia.. ehm, per meglio dire, nostra causa." - si alza - "Mi basta fare una telefonata!" - esce dalla stanza con fare deciso lasciandolo in compagnia dei suoi dubbi.