Gruppo 1 "I SOTTERRANEI" [Boone, Claire, Aaron (PNG)]

108 ore dopo
*Bonk.*
*Bonk*
*Bonk*
*L’osso della gamba strideva. Camminava malamente ma cercava di tenere un passo ugualmente sostenuto. Era in ritardo. Poco prima era come un cavallo azzoppato dentro un fosso. Ma poi la divina provvidenza, o forse sarebbe meglio dire l’infernale provvidenza, lo aveva issato dal crepuscolo buio in cui era precipitato. Ma un po’ come la cerva che scappa dal cacciatore e finisce nell’antro del leone, Boone era entrato di nuovo nell’antro della bestia.*
*Era in ritardo. Avrebbe forse trovato 2 corpi stretti l’uno all’altro? L’osso della gamba strideva.*
*Bonk*
*Bonk*
*Bonk*

*Minuti,ore e giorni che continuavano a succedersi. Oscurità, paura, monotonia, isolamento, noia. Tutto così uguale,tutto così triste e tetro. Solo il suo bambino le dava la forza di continuare a lottare e sperare. Ma nonostante la serenità e l'amore che gli occhi del suo piccolo le trasmettevano stava davvero iniziando a cedere.*

*Poi uno strano rumore, i passi di qualcuno che a fatica camminava nei tunnel sotteranei. Ma era troppo buio nei labirinti. Di istinto stringe Aaron a sé.*

*Come una marionetta nelle mani di Seth stava eseguendo di nuovo i suoi ordini. Il suo piano. Come un ventriloquo muove la bocca della sua marionetta, così Seth muoveva Boone. Lo aveva aiutato, gli aveva dato una torcia e gli aveva spiegato la strada. Nulla di ciò che faceva non era stato pianificato da Seth. Scese nei sotterranei ancora sperando che Claire e Aaron non fossero morti. Non perché gli importasse effettivamente, ma perché la loro morte avrebbe decretato la sua fine. La marionetta proseguì attraverso i cunicoli, scendendo nell’inferno, facendosi traghettare da Caronte, sorpassando le tre fameliche bocche di Cerbero… ma la Euridice che cercava era ancora viva… trasse un sospiro di sollievo.* Claire…

*quei passi che aveva inizialmente solo sentito in lontananza erano poi diventati una sagoma indefinita, ed infine la faccia di una persona amica.* "Boone?...Boone, non posso crederci! Sei davvero tu? Nel sentire quei rumori mi ero spaventata. Neanche immagini come sono felice di vederti!" *Dopo la prigionia che aveva vissuto le faceva davvero piacere rincontrare un amico, soprattutto ora che era palese quanto lei ed Aaron avessero bisogno di aiuto. Gli si avvicinò per abbracciarlo. Sapeva che Boone non era un tipo da smancerie di questo genere, ma Claire non riuscì a trattenersi.*

*Nell'avvicinarsi notò che a stento riusciva a reggersi in piedi. Il dolore di Boone si notava senza fatica. Così porgendogli una mano sulla spalla gli chiese.* "Boone ma stai bene? Cosa ti è successo?" *Poi abbassando gli occhi* "Ma cosa hai fatto alla gamba?"

Non ti preoccupare Claire! Sto bene… sono solo caduto. *Che in effetti era la pura verità. Solo che il salto che aveva fatto era di parecchi metri. Come è vero che solo i buoni muoiono giovani! Lui era sopravvissuto perché non era un buono. Era solo un Orfeo malato.* Dobbiamo uscire da qui! *L’abbraccio di Claire lo faceva sentire a disagio e sentiva il suo cuore battere forte e in alternanza sentiva il cuore del piccolo Aaron.* Presto… seguimi!

"Sei solo caduto? Da come cammini sembra piuttosto che tu sia stato buttato via da una macchina in corsa. Sicuro che vada tutto bene?" *Era davvero felice di aver ritrovato Boone e forse per questo non riusciva a ragionare lucidamente, ma vedeva nei comportamenti del ragazzo qualcosa di strano. Ma sicuramente era tutta colpa dell'isolamento nel quale aveva vissuto che le stava offuscando la ragione.* "Scusa se sono così restia ma mi sorge spontanea una domanda: come hai fatto a trovarmi? Io sono stata portata qua dal Fumo Nero di nascosto e questo non è esattamente il posto più facile dell'isola da scovare!"

Non ti preoccupare Claire! Mi ha mandato un amico… Puoi fidarti! *Che in effetti non era la pura verità. Era solo un Orfeo bugiardo.* Vogliono uccidere Aaron… Locke ed Ana Lucia hanno orchestrato… *lasciò morire le parole. Si lasciò morire dentro. Si appoggiò una mano alla gamba e si sedette. Le troppe domande di Claire l’avrebbero messo in crisi e l’unico modo era sviare le sue stesse domande. Un gamba massacrata e sangue a volontà l’avrebbero di certo sviata.*

"Un amico? Ma quale amico? Nessuno sa che sono nascosta in questi sotteranei..cosa stai dicendo Boone...io davvero, mi dispiace ma non ti seguo!" *Stava davvero mettendo in dubbio le parole dell'unica persona che aveva visto dopo che Mib l'aveva trascinata in quell'incubo? Era davvero questa la cosa giusta da fare? Mettere in discussione l'unica speranza che le si era presentata davanti agli occhi dopo quasi quattro giorni di inferno?* "E poi uccidere Aaron, ma cosa stai dicendo???" *le ultime parole di Boone le fecero gelare il sangue. Non riusciva a crederci...non era certo questo il tipo di vita che aveva in mente per il suo bambino. Già crescere su un'isola deserta faceva abbastanza schifo, ma che altre persone lo volessero addirittura morto non era possibile. Non era giusto, non era vita.*

*Ma poi vide Boone che dolorante si era steso a terra e gli si avvicinò.* "Scusa Boone,stai in queste condizioni ed io non faccio altro che assillarti di domande. Posso aiutarti in qualche modo?"

*Presa.* Aiutami ad alzarmi! E vediamo di uscire da questo posto… Poi ti racconterò il folle piano di Locke ed Ana Lucia. *Non appena fu in piedi si mosse verso lo stesso cunicolo che lo aveva portato a Claire cercando di ricordare le indicazioni che Seth gli aveva dato. Cercando di ricordare il percorso a ritroso dell’inferno. Non sarebbe stato un Orfeo distratto.*

*Aiutò Boone a mettersi in piedi, e poi coprì Aaron con cura stringendolo a sé e cullandolo dolcemente di tanto in tanto.* "Si, andarsene da questo orribile posto mi sembra una fantastica idea. Ma sei sicuro di conoscere la strada? Questi tunnel sono molto dispersivi." *Ma Boone camminava sicuro. Claire aveva capito che il ragazzo non aveva piacere ad intraprendere una chiacchierata "in amicizia" ma purtroppo non riusciva a trattenersi. Aveva bisogno di risposte, e sembrava proprio che Boone potesse dargliene qualcuna.*

"Come fai a sapere che Locke e Ana vogliono uccidere Aaron? E' stato il "tuo amico" a dirtelo?" *Claire stava davvero giocando con il fuoco. Insinuare delle cattiverie nei confronti dell'unica persona che la stava aiutando poteva essere una cosa che le si sarebbe rivoltata contro. Ma l'istinto le diceva di non fidarsi. C'era qualcosa...qualcosa di strano in Boone.*
"Dove hai intenzione di andare? Se è vero quello che mi stai dicendo non credo sia una buona idea iniziare a vagare per l'isola."

*Il dolore pulsava fino alle tempie. Continuava a sentire (immaginare?) l’osso spezzato (?) che sfregava.*
*Bonk*
*Bonk*
*Bonk*
*Claire continuava a fare domande. Sta zitta! Sta zitta! Sta zitta!*
Claire! Ti prego… ti dirò tutto dopo! Fidati…
*Con quella camminata claudicante ci avrebbero messo un’eternità per giungere il posto designato da Seth. Con quel dolore sarebbe stato un miracolo se ci fosse arrivato con le sue gambe. Con quel pulsare nelle tempie sarebbe stato un miracolo se ci fosse arrivato vivo.*
*Poi fu la luce…*

*Boone era davvero nervoso, ma doveva capirlo. Il suo dolore era visibile, stava soffrendo e lei non era d'aiuto.* "Si scusa...è solo che...cerca di capirmi." *Non faceva che scusarsi con Boone da quando era arrivato nei sotteranei. Ma non poteva fare altro, si sentiva in colpa. Si sentiva egoista. Non faceva che porgli domande mentre lui stava male, mentre lui con una gamba mezza rotta cercava comunque di portarla in salvo. Doveva solo essergli grata, camminare al suo fianco e non farlo agitare.*

*Finalmente erano usciti dal tunnel. La luce le diede un terribile fastidio agli occhi. D'istinto si coprì il volto, e coprì quello di Aaron.*
"Ce l'abbiamo fatta. Siamo usciti da quell'inferno. Devo ringraziarti Boone." *gli sorrise dolcemente.*

*Orfeo aveva riportato alla vita Euridice. Questa volta ce l’aveva fatta. Ma non sarebbe stata una storia a lieto fine.* Dobbiamo andare da questa parte. *Si mosse ancora zoppicando. Questa volta se la sarebbe amputata la gamba. Non sarebbe morto dopo tutto ciò che aveva passato.* Dobbiamo nasconderci. Devi nascondere Aaron. Locke non si fermerà per nessun motivo. Vuole Aaron morto, e Locke ottiene sempre quello che vuole… *Si girò verso Claire e le si avvicinò. Raccolse un ramo a terra e lo usò come stampella d’emergenza.* Locke fa quello che l’Isola gli chiede! *E si guardò intorno come ad indicare il tutto.* Durante il tragitto ti spiegherò… Ora muoviamoci!

*Boone da ottima guida camminava con sicurezza e precisione. E lei non poteva fare altro che stargli dietro e occuparsi di Aaron.* "Non riesco proprio a capire: perchè mai Locke dovrebbe fare una cosa del genere? Cosa potrebbe mai avergli fatto il mio bambino? Dai guardalo...è così innocente!" *Boone era troppo preso a reggersi in piedi con l'aiuto di un pezzo di legno per prestare attenzione ad Aaron. Ma sopratutto aveva troppi pensieri per la testa.*

"Comunque spero proprio che tu sappia cosa fare, perchè io non ho assolutamente idea di come poter uscire da tutto questo casino." *Era grata a Boone per l'aiuto che le stava offrendo, ma avrebbe davvero voluto Charlie al suo fianco. Aveva davvero bisogno di lui.*
*Boone camminava e raccontava. "vogliono uccidere Aaron". e continuava: "Locke e Ana faranno di tutto per mettere in atto il loro piano." e ancora:"non dovranno mai scoprire che il tuo bambino non è morto." e quando ormai mancava poco a destinazione: "dovremmo nasconderci. e credo che il posto in cui stiamo andando sia adatto alla situazione."*

*La cerva era fuggita dal cacciatore, ma stava entrando nell’antro del leone e nemmeno se ne rendeva conto. Un scambio di ruoli oppure erano solo 2 prede col destino segnato?


*L’antro della bestia comparì davanti in tutta la sua maestosa inquietudine. Boone aprì la porta. Il bastone con cui si reggeva ad ogni passo batteva sul legno con cui era fatto il pavimento.*
*Tok*
*Tok*
*Tok*
*Non sentiva più l’osso della gamba sfregare.*

*Una piccola capanna di legno costruita nel bel mezzo della giungla. Era davvero questa la soluzione ideale di Boone? Non le piaceva quel posto nè si sentiva al sicuro.*

*Boone aveva aperto la porta ed era entrato, così altrettanto fece lei. Una strana sensazione la assalì. La lanterna appesa all'entrata, il tavolo sporco con la sedia. Lei era già stata lì. Il quadro raffigurante il cane. Claire sicuramente era già stata lì, ma i suoi ricordi erano pochi e confusi. E poi si trattava di una cosa successa nell'altra vita. E nell'altra vita poche cose erano andate a buon fine quindi preferì concentrarsi sui problemi del presente e lasciare da parte i ricordi del passato.*
*Scosse la testa e si fece forza. Andò da Boone, voleva stargli vicino. Glielo doveva.*